Antenati

Il mio rapporto con gli antenati è iniziato da non molto tempo. 

Premetto che ho un rapporto forse un po' particolare con la Morte, nella mia famiglia sono diverse le persone che se ne sono andate, anche prima del tempo, lasciando un grande vuoto e un grande dolore da affrontare. Credo di aver conosciuto la Morte in uno dei modi peggiori, per essere solo una bambina. Ma ho imparato a relazionarmi con lei, a capirla, ad accettarla e anche ad accoglierla, comprendendo il suo ruolo di Consolatrice, l'unica capace di alleviare la sofferenza. Ricordo che quando una decina di anni fa mancò mio nonno, non piansi neanche una lacrima al funerale e per questo mio cugino mi disse che avevo un cuore di ghiaccio. Ma era qualcosa che stavo aspettando e che avevo anche a tratti sperato. Accompagnando il suo corpo al cimitero il mio pensiero era rivolto a lui, finalmente i pace, sereno, accanto a sua figlia, disteso sotto a un albero in piena estate, con accanto un buon fiasco di vino rosso. Ero triste, certo, ma ero anche serena. Nonostante questo non ho mai prestato in passato molta attenzione agli antenati e questo un po' me ne dispiace. Non so spiegare il vero motivo, pensavo a loro di tanto in tanto chiedendomi come sarebbero andate le cose se loro non se ne fossero andati, ma cacciavo in fretta il pensiero. Non sono andata e tutt'ora non vado spesso al cimitero perchè ritengo di poter onorare i miri morti e i miei antenati ovunque io sia, mi è sempre piaciuta la tradizione giapponese e cinese di avere un altare dedicato a loro all'interno dell'abitazione, trovo che questa sia la cosa migliore da fare. Ma nell'ultimo periodo ho sentito il bisogno di ricollegarmi a loro. Non mi riferisco solo a chi ho conosciuto ed è passato oltre ma anche a chi è venuto prima ancora, agli antenati vieri e propri, alle mie origini, alla mia linea di sangue. Questo bisogno è nato poco a poco, dopo aver letto alcuni articoli legati al cunto degli antenati, dopo aver studiato la mitologia nordica e romana e dopo aver capito quanto questo possa essere importante. Odino, padre degli dei, dio della magia, della poesia e della guerra, è il mio dio patrono da cui stò imparando alcune cose .. è un dio che ama mettere alla prova chi domanda di lui, adora porre delle sfide da affrontare. Attraverso la divinazione con le rune mi ha chiesto di lavorare con gli antenati, un paio di mesi fa, ed è un compito che sto tutt'ora svolgendo.

Non ho un vero e proprio altare dedicato agli antenati, non come vorrei più che altro. Ora ho una mensola su cui ci sono le foto di mia mamma, i miei due nonni e mio suocero. Ci sono anche alcuni oggetti come due candeline a forma di angelo, una pietra e un pupazzo. Mi piacerebbe qualcosa di diverso, sarebbe fantastico trovare un portafoto magari a forma di albero dove poter mettere i nonni e i bisnonni. Ho acceso per loro un paio di volte un incenso a bastoncino, domenica ho voluto dedicargli maggior attenzione offrendo loro incenso, vino e legumi. Ho chiesto la loro protezione e la loro benedizione, fertilità e abbondanza.

Ho creato mesi fa il mio albero genealigico, sono riuscita a risalire, dalla parte di mia nonna materna, fino ai tris nonni. Devo organizzarmi a recuperare qualche foto ancora, giorni fa mia sorella era andata proprio da mia nonna per lo stesso motivo, ha trovato qualche fotografia e me la deve far avere. Ho chiesto un po' in famiglia come fossero i miei bis nonni, dalla parte di mio padre ho scoperto che sua nonna vendeva ramazze e menta e altri erano operai, un po' come dalla parte di mia madre. Ricordo che c'erano diversi cuochi in famiglia, impiegati nelle mense. Entrambe le mie nonne hanno fatto questo lavoro, una ha fatto anche la sarta, mio nonno è stato un alpino. Mia madre lavorava in una cartiera e mio padre ha lavorato un po' come operaio e poi si è messo in proprio come commerciante. Ho provato a ricercar qualcosa di "magico" nella mia famiglia ma nessuno che leggesse carte o altro! Pazienza, va benissimo così direi! Non eravamo molto cristiani, legati però alla famiglia e al lavoro. Giusto questo fine settimana ho trovato un libro con tutti i cognomi piemontesi: Borello, dovrebbe rifarsi al vocabolario celtico borro, altero, fiero, che sembra aver generato anche il nome medievale Borellus. Potrebbe essere anche collegato al termine dialettale borel, collare, arnese di cuoio imbottito, che circonda il collo del cavallo da tiro.

Devo dire che ogni tanto questa ricerca è frustrante, a volte vorrei saper meglio cosa fare e come muovermi, come onorarli al meglio, come contattarli senza disturbarli o fare qualcosa di fastidioso. Vorrei sapere se davvero, come raccontava mio nonno, abbiamo nel sangue un po' di Norvegia, come hanno vissuto i miei antenati, come hanno amato o odiato, se hanno scritto delle lettere o qualcunque altra cosa ..

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